Letteralmente vuol dire punto di innesco. E in quella seconda parola è concentrato tutto il senso della loro natura.
Di cosa stiamo parlando? Dei trigger point, un nome a volte oscuro, che magari spesso hai sentito ripetere, ma di cui non sai in effetti molto.
Non perché tu sia sprovveduto, ma semplicemente perché sono termini adatti agli addetti a lavori e sui quali, in genere, non ci soffermiamo più di tanto.
Ma noi siamo qui proprio per questo: per chiarirti ogni termine e cosa questo rappresenta, per riconoscerlo nel tuo corpo e quindi sapere se esistono trattamenti adeguati a risolvere anche questi tipi di fastidi.
Per essere così poi in grado di scegliere e di richiedere al tuo massaggiatore di fiducia un massaggio capace di risolvere i disturbi caratterizzanti questi punti grilletto.
Come procederemo?
Intanto, cerchiamo di capire cosa sono i trigger point, poi ti racconteremo del trattamento a loro dedicato e, infine, ti suggeriremo a chi rivolgerti se avessi bisogno di disattivare questi innescatori. Perché, ricordalo sempre, ogni tecnica è davvero in grado di creare i benefici sperati solo se eseguita con sapienza, abilità e costanza.
Bene, iniziamo subito a dissipare i dubbi.
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INDICE
Cosa sono i trigger point? Conosci il tuo nemico per sapere come combatterlo
A volte ti sarà capitato di riuscire a individuare uno specifico punto dolente o che, se stimolato, dà il via a un risentimento piuttosto fastidioso.
Sicuramente l’avrai sentito in corrispondenza di una fascia muscolare e magari dopo esserti sottoposto a un eccessivo forzo fisico.
Forse sei uno sportivo, non necessariamente di professione. Oppure, hai salito le buste della spesa, caricandoti troppo. O, magari, hai una vita abbastanza sedentaria e sei abituato ad assumere cattive posture.
Come vedi le condizioni per cui potresti trovarti di fronte a un trigger point sono davvero varie e diverse.
La cosa comune, qualunque siano le tue abitudini e il tuo stile di vita, è che se ti accorgi di avere a che fare con uno di questi punti di innesco, la sensazione che sentirai sarà fastidiosa, caratterizzata da rigidità, debolezza muscolare e limitazione dei movimenti. Tutto ciò che non vorresti mai provare.
Fu la dottoressa americana Janet Travell nella seconda metà del ‘900 a diventare, grazie alle sue ricerche sul dolore miofasciale e scheletrico, la madre del trigger point, definendolo come quel punto iperirritabile all’interno di una banda di muscolo scheletrico, individuabile nel tessuto o nella fascia a esso associato.
In poche parole, sarebbero quei noduli che, sorti in determinati muscoli non più funzionanti in modo corretto perché sottoposti a stress eccessivi, danno il via al dolore miofasciale e alle odiose contratture muscolari.
In genere, vengono divisi in due tipologie:
- trigger point attivo, se il dolore causato non ha bisogno di essere sollecitato perché tu possa avvertirlo e lo riconosci quindi come qualcosa di già sperimentato;
- trigger point latente, perché produce dolore solo se stimolato dal massaggiatore ed è l’innesco di un fastidio che prima non avevi mai provato.
Insomma, da qualunque angolazione lo guardi, se ti trovi ad avere a che fare con un trigger point, l’unica cosa che puoi desiderare è quella che questo nodo venga sciolto il più presto possibile.
Ecco allora il nostro suggerimento: richiedi al tuo massaggiatore professionista di fiducia un massaggio adatto a trattare i trigger point. Esiste e se eseguito con cura, attenzione e sicurezza è davvero formidabile.
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Trattamento Trigger Point: una soluzione efficace per alleviare i dolori ai muscoli
Non solo adatto agli sportivi, ma a chiunque voglia ristabilire la corretta funzionalità muscolare e allontanare i fastidi, il massaggio dedicato a sciogliere i trigger point è un insieme di collaudate e sapienti manovre che solo un operatore del benessere ben preparato, sapiente e professionale può eseguire.
Ed è solo grazie a queste caratteristiche e alla tua costanza che sarai in grado di percepire numerosi vantaggi.
Ecco quali:
- allentamento della tensione muscolare e del dolore localizzato e riflesso;
- miglioramento della circolazione linfatica e sanguigna e quindi dell’ossigenazione dei tessuti;
- correzione della postura;
- miglioramento della capacità di movimento.
É possibile che le manovre del massaggio possano provocare momentanei stati di indolenzimento e indebolimento, ma sono delle controindicazioni di breve durata dovute proprio al trattamento della parte.
Dunque, non allarmarti ma fatti rassicurare dal tuo massaggiatore. E, se hai scelto bene a chi rivolgerti, e siamo certi che sia così, devi solo aspettare qualche minuto per percepire subito gli effetti di una tecnica vincente e collaudata.
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Trova il massaggiatore che fa al caso tuo. Già ce l’hai? Allora, fai che sia quello giusto
La professionalità è la prima cosa che devi richiedere e cercare nel tuo massaggiatore. Che sia abile, esperto e che conosca in modo completo e approfondito ogni aspetto dei massaggi che praticherà per farti ritrovare benessere, equilibrio e armonia. Sono doti e caratteristiche necessarie, da cui non si può prescindere per concretizzare i vantaggi promessi dalle varie pratiche.
E ora ti starai chiedendo: come fare a capire tutto questo?
Sicuramente, la strada più sicura per renderti conto dalla qualità e della competenza di un professionista è quella di mettere alla prova le sue capacità.
Però, nel momento della scelta che dovrai fare potrai anche cercare di recuperare informazioni.
Quali sono quelle più accreditate per infondere sicurezza alla tua scelta? Cercare riconoscimenti che attestino la validità del massaggiatore professionista a cui hai deciso di affidarti.
E se l’operatore che hai preso in considerazione può esporre il Marchio Diabasi®, è certo che questa sarà la scelta giusta. La tua scelta giusta.
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